Fotovoltaico Italia: crescita a tripla cifra nel 2022, ma non basta
Il rapporto annuale sul fotovoltaico in Italia redatto dal GSE evidenzia un incremento di 210 mila impianti pari a circa 2,5 GW. Gran parte di questi riguarda le piccole installazioni trainate dal Superbonus. A fine anno, la potenza installata totale in esercizio risultava in aumento del 10,9% rispetto al 2021. La produzione registrata nell’anno, invece, registra un incremento, rispetto al 2021, pari al 12,3%.
Per quanto attiene il numero degli impianti entrati in esercizio nel 2022, risulta significativo l’elevato risultato rispetto allo stesso dato registrato nel 2021, con un aumento di ben il 161%. Allo stesso modo, risulta positiva anche l’integrazione della potenza installata con il 165%.
Il report del GSE, inoltre, evidenzia che il numero di impianti installati nel 2022 e la corrispettiva potenza complessiva, rappresentano i valori più elevati degli ultimi 9 anni. In particolare, il trend di nuove installazioni mensili nello scorso anno è cresciuto costantemente, toccando nel mese di novembre, circa 30 mila impianti entrati in esercizio.
I numeri, comunque, non tornano
Da questi dati, sembrerebbe che le cose stiano andando per il verso giusto, ma non è esattamente così. In effetti, per comprendere del tutto i numeri indicati sopra, essi vanno collocati nel giusto contesto. Il progetto delineato dall’Unione Europea, con le indicazioni sugli obiettivi da raggiungere con le rinnovabili, da qui al 2030 nei vari Paesi aderenti all’UE, indica per il comparto fotovoltaico italiano una richiesta di aumento della potenza installata alla fine del decennio di circa 70 GW.
Tale target potrebbe anche essere maggiore, a seconda della linea che prevarrà a Bruxelles, quella più “accomodante” o quella che spingerà ancor più sull’acceleratore della transizione energetica. Comunque sia, in un caso o nell’altro, è semplice capire che con i 2,5 GW di incremento del fotovoltaico registrati nel 2022 nel nostro Paese, per giunta facilitati dal Superbonus ancora in pieno regime, non andremo troppo lontani, con la prospettiva di un aumento proporzionale di capacità installata al 2030 di appena 20 GW.
Occorre un cambio di marcia
A cambiare la prospettiva e di conseguenza la valutazione generale sulla crescita del settore fotovoltaico italiano, ci sono appunto le richieste poste dall’Unione Europea da oggi a fine 2030. La difficile strada che dovrà portare il vecchio continente a raggiungere le zero emissioni, entro metà secolo, non saranno nemmeno avvicinabili se la crescita italiana del solare proseguirà con questi ritmi.