Energia: in Italia calano i consumi (-1,5%) ma crescono le emissioni (+2%)
L'Italia sta affrontando una sfida importante per quanto riguarda l'energia: i consumi stanno diminuendo, ma le emissioni stanno aumentando. Secondo i dati recenti, diffusi da ENEA, sull’ultima Analisi del sistema energetico 2022: calano i consumi (-1,5%) ma crescono le emissioni (+2%) e l’indice di transizione energetica ENEA – ISPRED si attesta ai minimi della serie storica. Questo dato può sembrare contraddittorio, ma può essere spiegato dal fatto che l'Italia sta ancora dipendendo fortemente dalle fonti di energia non rinnovabili e inquinanti, come il carbone e il gas, per soddisfare la sua domanda energetica.
«Il forte calo dell’indice ENEA–ISPRED è da collegarsi in particolare al peggioramento della componente decarbonizzazione, scesa al valore minimo della serie storica», rivela Francesco Gracceva, coordinatore dell’Analisi trimestrale ENEA. «In questo scenario, l’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni del 55% al 2030 potrà essere raggiunto solo se nei prossimi otto anni riusciamo a ottenere una riduzione media annua di quasi il 6%».
La diminuzione dei consumi di energia può essere attribuita principalmente alla pandemia di COVID-19 e alle misure di lockdown che hanno portato a una riduzione dell'attività economica e dei consumi energetici nei settori industriali e commerciali. Tuttavia, anche se i consumi sono diminuiti, le emissioni di gas serra sono aumentate a causa dell'utilizzo di fonti di energia non rinnovabili, come il carbone e il gas, per soddisfare la domanda residua.
«Un segnale importante è che i consumi di energia hanno iniziato a contrarsi in misura progressivamente maggiore rispetto alla dinamica di fattori determinanti come l’andamento del PIL, produzione industriale, mobilità e clima. Un trend simile si è stato registrato in tutta Europa con un calo della domanda dello 0,7% nei primi nove mesi dell’anno», chiarisce Gracceva. «È evidente che la riduzione sia stata determinata fortemente anche dagli alti prezzi dell’energia che hanno imposto a molte imprese energivore uno stop delle attività. Tuttavia, nei prossimi mesi sarà fondamentale verificare se la contrazione possa andare oltre, come effetto delle misure di risparmio energetico».
Per ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere gli obiettivi climatici a lungo termine, l'Italia deve investire maggiormente nell'energia rinnovabile e nell'efficienza energetica. Le fonti rinnovabili come il solare, l'eolico e l'idroelettrico non solo sono più pulite e sostenibili, ma possono anche essere utilizzate per soddisfare la domanda di energia in modo più flessibile e affidabile. Inoltre, l'investimento in efficienza energetica può aiutare a ridurre i consumi di energia e a risparmiare denaro sui costi energetici.
«L’eventualità di non poter soddisfare al 2030 la domanda di energia eolica e per i veicoli elettrici è molto forte» chiosa Gracceva.